Solo tre borghi siciliani (Caltabellotta, Castelbuono, Troina) fanno parte dei “Borghi autentici d’Italia” (BAI, borghiautenticiditalia.it) ma credo che anche Monforte San Giorgio abbia i numeri per farne parte e per riuscire ad ottenere il prestigioso riconoscimento di Borgo Autentico Certificato.
Ottenere la "certificazione" è un fatto impegnativo essendo parte di un percorso di miglioramento della qualità della vita all'interno della comunità. La certificazione si otterrà solo alla fine di un percorso e sarà fornita da un apposito ente certificatore esterno, DEKRA (dekra.it). Il "Piano di miglioramento", documento approvato prima dalla Giunta e poi dal Consiglio comunale si realizza solo colla collaborazione della popolazione.
Le comunità interessate infatti dovranno sottostare a sei impegni:
- - sostenibilità energetica e ambientale.
- - diffusione e promozione della qualità urbana, per un'immagine più ordinata e coerente del borgo.
- - promozione di una comunità coesa e solidale, con servizi di supporto mirati per le fasce sociali più deboli.
- - tutela e valorizzazione del paesaggio e della biodiversità, per salvaguardare le produzioni tipiche locali e l'ambiente naturale.
- - valorizzazione del patrimonio culturale e della sua fruizione.
- - adesione al progetto di Comunità Ospitale, per trasformare il Comune in una destinazione turistica, culturale ambientale e produttiva di
qualità, aperta a visitatori che desiderano realizzare un'esperienza originale.
Ciò significa, spiega Maurizio Capelli, segretario generale di Borghi Autentici d'Italia, "far diventare il borgo, ma soprattuto la comunità, una destinazione, non solo dal punto di vista turistico, legato a una visita, o di svago, ma anche un luogo da scegliere per risiedere in modo definitivo o temporaneo".Perché questo sia possibile, aggiunge Capelli, "le persone devono poter apprezzare lo stile di vita incontrato, le emozioni: il borgo deve essere percepito come un luogo dove il visitatore può condividere ed apprezzare il clima sociale, identitario, emozionale".
Borghi Autentici d'Italia cerca di interpretare il "concetto greco della ospitalità, dov'è ospite tanto colui che viene ospitato quanto colui che ospita. Declinare questo paradigma -spiega Capelli - "chiamare in causa la voglia di ospitare”. Gli ospiti potranno portarsi a casa il ricordo di un'esperienza umana, di un patrimonio culturale, di tradizioni artigianali, prodotti agroalimentari, paesaggio, biodiversità, momenti di socialità, feste, celebrazioni religiose, rituali del passato; tutte caratteristiche identitarie attraverso i quali il viaggiatore è divenuto parte della comunità locale anche se per pochi giorni.
Chi scrive è convinto che l’adesione all’Associazione “Borghi autentici d’Italia” potrebbe rappresentare l’inizio di un cammino virtuoso e potrebbe convincere buona parte della popolazione monfortese a convergere verso obiettivi comuni.
Il paese se lo merita!
Guglielmo Scoglio