Giancarlo Santi

La strada dei Santi  Viaggio sentimentale per le feste religiose di Sicilia

Giancarlo Santi apprezzato funzionario dello stato, conosciuto soprattutto come giornalista per le sue collaborazioni con il quotidiano di Catania "La Sicilia", con "Etna Territorio", con il "Touring Club" e con diverse altre riviste "racconta " nel libro diciotto tra le più belle feste popolari religiose di Sicilia tra cui ben due monfortesi : la Festa di Sant'Agata con la Katabba e la Processione del Capello.

Il volume porta il titolo "La strada dei Santi" . Questo titolo potrebbe far pensare ad un testo di ascetica, ad un manuale per diventare Santi. Per fortuna ci soccorre il sottotitolo del libro "Viaggio sentimentale per le feste religiose di Sicilia" che ci richiama al vero significato del titolo. La strada dei Santi è l'itinerario percorso in ogni paese dalle processioni che vi si svolgono e indica anche il peregrinare dell'autore tra le feste religiose di Sicilia. Il volume che si avvale di una prefazione di Ignazio E. Buttitta, è edito da Bolelli ed è composto da 330 pagine.

Ogni pagina del libro si legge agevolmente e con piacere. L'autore che ha assistito più volte con curiosità ed interesse alle feste ha saputo trarre da ognuna con l'acume dell'amatore, con il sapere dello studioso e con la sensibilità del poeta gli elementi più interessanti; ha saputo poi raccontarle con la vivezza del giornalista anzi con quello dell'autore di racconti. Nel libro che racconta le impressioni di questo curioso e colto viaggiatore siciliano alla ricerca delle sue radici non c'è l'aridità del lavoro dello storico che ricostruisce o fa ipotesi sull'origine della tradizione e non c'è per il lettore la fatica della lettura di un testo scientifico pur essendo questi aspetti pienamente presenti nel volume. Santi infatti afferma nell'introduzione di aver cercato di essere "rigoroso e scientifico nella raccolta dei dati, nel consultare la relativa bibliografia, nel raccogliere le informazioni sul campo, intervistando centinaia di persone; tornando infine, più volte negli anni a rivedere la stessa festa ed annotando di volta in volta le modifiche avvenute".

L'autore non si sente un estraneo all'avvenimento, non si sente un visitatore o, peggio, un turista ma partecipa come tutti gli altri fedeli del paese a tutte le fasi della festa. Il "racconto" che tocca anche particolari, spesso molto significativi è ricco di emozioni, sentimenti, ricordi : è una testimonianza diretta della coinvolta partecipazione alle feste stesse in cui brilla tutta l'umanità dell'autore. Le feste popolari trattate sono in genere poco conosciute ma molto attraenti, ricche di umanità e poesia, traboccanti di gioia e di fede e lasciano perciò un ricordo splendido. Il volume premia l'impegno dell'autore nel voler documentare vive realtà, dare voce ai fedeli e ricordarci l'importanza delle tradizioni religiose. E' perciò un'opportunità da non perdere per chi ama la Sicilia e le sue tradizioni, per chi vuol conoscere tradizioni che con il tempo vanno perdendo sempre di più le proprie caratteristiche e vuole assistere alle feste con le conoscenze necessarie per gustarle pienamente. Dice il friulano Carlo Sgorlon, che di recente a Milazzo ha ricevuto il IX Premio nazionale letterario "Giorgio La Pira": "Le tradizioni sono l'unica vera forma di progresso in mano all'uomo, solo guardando alle proprie origini si può cogliere il senso reale della nostra esistenza".

Guglielmo Scoglio 

Giancarlo Santi,La strada dei Santi, Viaggio sentimentale per le feste religiose di Sicilia,Sasso Marconi , 2002, pp. 331, 17,559 Euro