Ciuffi d'erbe selvatiche
nate chissà come tra le crepe
dei muri sgretolati dal tempo
adornano il castello che mostra al sole
i suoi ruderi come ferite
d'un biblico gigante sconfitto.
Tutto intorno sterpaglia
e nei rimesiticci rossigni
s'è aggrumato il sangue versato
a difesa del padrone.
Cento storie d'amore
di lotte e tradimenti
son rotolate per sempre nel silenzio
dei dirupi rocciosi ove
il serpe e la lucertola
vivono indisturbati
mentre la voce dei secoli rivive
nel rauco gracchiare di cornacchie.
Giuseppe Ponz de Leon
Da "Dannato riflusso",
Messina, 1984